Monza è una delle città migliori in Italia per il riciclaggio dei rifiuti, al punto che, se fosse già provincia a tutti gli effetti, sarebbe la prima in Italia (fonte Brianzanews).
Sorprendente ma fino a un certo punto: da un lato infatti non si può dire che i servizi funzionino male, l’isola ecologica è aperta anche la domenica mattina (cosa fondamentale) e il personale è ragionevolmente disponibile, da anni ormai il comune distribuisce opuscoli e materiale informativo vario per sensibilizzare i cittadini sull’esigenza del riciclaggio.
Peccato che a un simile grado di civiltà, indiscutibile, corrisponda anche la sensazione di una città sporca, sensazione che si ha passeggiando per le vie del centro, massagrate dalle bombolette di vernice di teppistelli di vario genere.
Molte campane per il vetro poi sono delle minidiscariche e ci sono strade (come via Bergamo nei suoi giorni peggiori) in cui si vedono televisori, poltrone e a volte anche divani lasciati per giorni nelle strade.
Alla luce del risultato ottenuto la sensazione è che la stragrande maggioranza dei cittadini sia sensibile ai problemi dell’ambiente e abbia voglia di vivere in una città pulita. Purtroppo però una piccola minoranza di delinquenti si diverte a imbrattare la città con le bombolette di vernice. Peccato.
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