Il Castello di Monza è un caseggiato fornito di due torri rotonde ai lati. Sorge sul luogo dell’antico fortilizio costruito nel 1325 da Galeazzo I Visconti (che dovette distruggere la Chiesa di San Marco D’Ingino), ampliato poi da Galeazzo II con un fossato riempito dalle acque del Lambro. La costruzione, nota come Castello Visconteo o dei Forni, è tristemente celebre per il carcere della torre, in cui vennero rinchiusi e torturati molti prigionieri politici, calati in angusti pozzi della volta detti “fornelli”. Dopo il regno del terrore, che culminò sotto Galeazzo Maria Visconti e si chiuse con l’arrivo di Antonio de Leyva nel 1527, i monzesi vollero vedere abbattuta l’infausta torre dei forni, distrutta invece dalla caduta di una mina prima che il generale spagnolo potesse entrare in Monza. L’attuale torre è opera d’imitazione risalente all’anno 1808.
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